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Il sistema produttivo del nostro Paese è composto prevalentemente da piccole e medie imprese, le quali raggiungono la cifra di 4 milioni e contribuiscono a rendere l’Italia la seconda manifattura d’Europa, dietro solo alla Germania. Per questo motivo, il processo di innovazione tecnologica portato avanti in questi anni può avere impatti significativi soprattutto per queste imprese che hanno ora la possibilità di accedere a tecnologie che fino a qualche anno fa erano molto contingentate.

Puntuale ogni anno, a fine novembre arriva uno degli eventi più importanti e strategici per i retailer. Stiamo parlando, ovviamente, del Black Friday, quest’anno in programma il 29 novembre, seguito il 2 dicembre dal Cyber Monday, che è dedicato principalmente agli sconti sui negozi online.

I risultati della quinta edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo mostrano che nel nostro Paese il mercato digitale turistico è in continua crescita e contribuisce per un quarto al valore complessivo del settore turistico (14,2 miliardi di euro su 58,3).

Inoltre, sono delineati i trend e i principali scenari del futuro digitale del turismo, che mostrano un maggior protagonismo del mobile e l’uso sempre più diffuso di chat e di realtà aumentata e virtuale.

Tutti gli attori della filiera dovranno aggiornare le competenze per prepararsi nella maniera migliore alle sfide da affrontare nei prossimi anni.

Lo scorso ottobre è stato presentato l’Assintel Report 2020, la ricerca elaborata da IDC Italia con CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario) che espone l’andamento del mercato ICT e digitale nel 2019 e le previsioni di spesa 2020 delle imprese italiane per classe dimensionale, settore e area geografica.

I dati raccolti disegnano un quadro di crescita della spesa in innovazione nel nostro paese, che però non sembra ancora riuscire a stare al passo con i leader del progresso tecnologico europeo.

Punti critici rimangono la carenza delle competenze, la persistenza di un gap tecnologico e di investimenti tra le Regioni del Nord e del Centro rispetto a quelle del Sud e il divario di utilizzo delle tecnologie digitali in base alle dimensioni aziendali, probabilmente per problematiche di fattibilità e costi.

Francesca Balestrieri, Luca Balestrieri, Guerra digitale. Il 5G e lo scontro tra Stati Uniti e Cina per il dominio tecnologico, Roma, LUISS University Press, 2019, 116 pagine, € 15,00.